IL PRESENTE
Il DNA è la molecola in cui sono contenute tutte le istruzioni necessarie a una cellula per sopravvivere e svolgere le proprie funzioni, è come un voluminoso libro di testo che contiene e tramanda le informazioni di generazione in generazione.
In esso si racchiude la “complessità della vita”, miliardi di informazioni di ogni forma vivente, ma usarlo come un archivio dove salvare la propria playlist sembrava un’utopia.
“Sappiamo già che il DNA è un metodo efficace per memorizzare le informazioni, perché siamo in grado di estrarlo da ossa di mammut, che risalgono a decine di migliaia di anni, e di ricostruirne il senso” ha dichiarato lo scienziato Nick Goldman, e aggiunge che essendo incredibilmente piccolo e denso non necessita di energia elettrica per la conservazione dei dati, quindi via a fili e carica batterie fastidiosi e sparsi ovunque.
E’ stato prodotto Dna sintetico da alcuni scienziati dove hanno codificato i testi, immagini, suoni e tra questi addirittura 154 sonetti di William Shakespeare, allo stesso modo in cui vengono salvati sui dispositivi di memoria digitale.
IL FUTURO
Un giorno forse con questo metodo sarà possibile archiviare con un grammo di DNA artificiale 3.000.000 di CD, che per nostra fortuna potranno essere ereditati dalle generazioni future.
Con questo sistema sarà semplice pensare alla realizzazione di un archivio digitale che potrà contenere “il mondo intero”. Ecco perché il DNA è stato definito “la quintessenza dell’hard disk”.
RIFLESSIONI
A questo punto cari lettori ci chiediamo: “Se il DNA ha una tale capacità di memoria invidiata dagli scienziati, è solo un prodotto del caso? O è frutto di un progetto Divino?”
